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Banca di Legnano |
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Banca di Legnano |
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Localitΰ: Legnano - Milano -
Indirizzo: Largo Tosi, 9
Telefono: 0331-521111
E-mail:
Web: www.bancadilegnano.it
Un istituto di credito vicino al suo territorio ed ai suoi concittadini: si puς sintetizzare cosμ la storia, ultracentenaria, della Banca di Legnano. E unavventura che puς essere individuata in tre momenti principali: quello che va dagli anni della fondazione allo scoppio del secondo conflitto mondiale, quello dal dopoguerra fino allinizio del nuovo millenio, e quello degli ultimi anni, con la nascita della Fondazione Ticino Olona e lapertura di nuove agenzie. Andiamo, perς, con ordine toccando i grandi momenti nella vita della Bdl. Tutto cominciς negli ultimi lustri del diciannovesimo secolo: il 18 ottobre 1887, infatti, fu presentato ne lla cittΰ del Carroccio il primo atto di quella trafila doperazioni che avrebbe portato alla costituzione della Banca di Legnano. L'iniziativa si concretizzς in tempi relativamente rapidi e cosμ il dicembre 1887 venne fondata una societΰ denominata Banca di Legnano con un capitale iniziale di L. 300.000. Adattati i tre modesti locali presi in affitto fin dal novembre 1887, il 16 gennaio dell'anno seguente la nuova banca aprμ gli sportelli. La storia della Bdl prese il via cosμ. Le cose andarono bene fin dai primi anni: si registrς la crescita delle dimensioni dell'Istituto a partire dal 1896, testimoniata anche dall'analisi dei dati contabili. Nel 1912 venne assorbito un piccolo istituto da pochi anni operativo sul territorio: la Cassa Rurale S. Magno. Il processo d'espansione fu accelerato dopo l'entrata, nella struttura proprietaria della Banca, del Credito Italiano. Tra il 1914 e il 1918 l'aumento degli impieghi in crediti passς da 6 a 9 milioni di lire circa. Nel 1935 la Banca di Legnano aveva filiali a S. Vittore Olona, a Busto Garolfo, a Castellanza, a Parabiago, a Nerviano, ad Inveruno, a Lain ate, a Milano ed a Rho. Negli anni successivi alla seconda guerra mondiale, la banca visse una seconda giovinezza. L'apertura di nuovi sportelli in molti centri dell'area Alto Milanese θ il segno di una costante crescita: nel 1947 la Banca ritornς sull'importante piazza di Busto Arsizio e aprμ succursali a Canegrate e a S. Giorgio su Legnano, nel 1956 a Garbagnate e a Rescaldina, nel 1957 a Turbigo, nel 1962 a Castano Primo, a Novate Milanese e alla Cascina Buon Gesω di Castellanza. Intanto, nel 1953, era stata autorizzata l'apertura della prima agenzia cittadina nel rione di Legnanello. Nel contempo veniva consolidato il tradizionale rapporto con le amministrazioni locali: nel 1962 la Banca gestiva l'esattoria di Legnano e le
 tesorerie comunali di Legnano, Buscate, Canegrate, Castellanza, Inveruno, Lainate, Nerviano, S. Giorgio su Legnano e S. Vittore Olona. Dopo il 1963 la congiuntura economica mutς, si riprese per qualche anno, si rifece negativa nei primi anni '70, per sfociare poi, complice la drastica ascesa dei costi energetici, in una crisi senza precedenti nella quale, paradossalmente stagnazione e inflazione convivevano. Quanto all'attivitΰ sul territorio, si estendeva grazie all'a pertura di nuove filiali: due agenzie a Milano (nel 1966 e nel 1983), le sedi di Magenta e Saronno (1969), quella di Solbiate Olona (1973), quelle di Seveso e Cormano (1975), quella di Cassano Magnago (1983). Il 1983 portς la speranza di una schiarita sul versante della crisi energetica e della conseguente spira inflazionistica. Per la Banca di Legnano, perς, la situazione non si modificς immediatamente; solo la fine del contingentamento degli impieghi rispetto ai mezzi propri permise all'Istituto di procedere finalmente ad un'opera di sviluppo. Prima del 1993, anno della nuova legge bancaria, l'Istituto aprμ due nuovi sportelli a Mazzo di Rho e a Bollate, mentre un aumento di capitale lo portava nel 1987 a 50 miliardi di Lire. Gli ultimi anni di storia della banca sono molto significativi: il 28 settembre 2000 l'Assemblea straordinaria dell'Istituto deliberava la modifica di alcuni articoli dello Statuto sociale per variare il nome del Gruppo dappartenenza a seguito dell'ingresso dell'ex Gruppo Banca Commerciale Italiana nel Gruppo Intesa e per armonizzare il disposto dello Statuto al nuovo contratto collettivo di lavoro dei bancari. Il profondo legame con il territorio, negli anni della presidenza di Rocco Corigliano, si θ certamente rafforzato anche grazie ad unoperazione di riordino degli sportelli all'interno del Gruppo che ha visto assegnare alla Banca legnanese ben 26 nuove agenzie. Con l'apertura delle nuove unit ΰ operative (a fine 2001 Besozzo, Legnano e Pero-Cerchiate, nel 2002 Castiglione Olona, Angera, Malnate e Varese-Avigno, a fine 2003 Arluno, Gallarate e Arconate) veniva superata la quota dei 100 sportelli. Negli anni successivi le nuove dipendenze di Arona, Lurate Caccivio, Appiano Gentile e Sesto Calende completavano l'espansione. Dal 2006, la Banca di Legnano, per essere piω vicina al territorio, ha partecipato, prima come promotore e poi come socio fondatore, alla costituzione della Fondazione comunitaria 'Ticino-Olona' che ha come ambito d'azione la parte nord-ovest della provincia di Milano. Oltre a Banca di Legnano tra i soci fondatori figurano Fondazione Cariplo, Comune di Legnano, Comune di Magenta, Comune di Abbiategrasso, Amministrazione Provinciale di Milano, Camera di Commercio di Milano e Fondazione Famiglia Legnanese. Come presidente della Fondazione θ stato nominato Rocco Corigliano. Nel corso dell'anno la Fondazione ha emesso i primi bandi e ad elargire la somma di 320 mila euro finalizzata a sostenere iniziative benefiche e dinteresse sociale che troveranno realizzazione sull'intero territorio.
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