Il Comune di Cerro Maggiore promuove l'iniziativa polo tecnologico multifunzionale, attrezzatura con funzioni integrate di sostegno allo sviluppo locale.
Gli strumenti di pianificazione e programmazione che ne sanciscono la realizzabilità sono:

- La vigente variante generale di PRG, che stabilisce le norme di riferimento per gli interventi;

- I successivi strumenti di approfondimento conoscitivo (approvati dall’apposita Conferenza di servizi della Regione Lombardia), Documento d’indirizzo e inquadramento territoriale, che identificano caratteristiche e requisiti peculiari;

- Il vigente Piano territoriale di coordinamento della Provincia di Milano (PTCPM) che, attribuendogli valenza sovracomunale, conferma il ruolo del polo come «caposaldo di immagine caratterizzante il territorio»;

- Il Programma integrato di sviluppo economico (PISL) che, usufruendo del contributo regionale previsto dalla Misura 2.5 del Doc.U.P. Obiettivo 2 Lombardia 2000/2006, individua i soggetti e le risorse concorrenti all'attuazione e fornisce la tempificazione delle attività.

Scelta localizzativa: il luogo come è oggi.

- a nord, incuneato nella zona industriale di Legnano, ubicata al di là della Strada Statale 527 e tangente allo svincolo autostradale di Castellanza;
- a nord est, delimitato da un quartiere di abitazioni unifamiliari e dai campi;
- a sud ovest, delimitato dall’Autostrada dei Laghi A8 e, al di là della stessa, dal tessuto urbano in prevalenza residenziale di Legnano.

La via Barbara Melzi, che collega Legnano e Castellanza, divide il comparto in due parti, al cui interno sono localizzati:
a nord ovest, quattro insediamenti estranei all’attività agricola;
a nord est, un insediamento estraneo all’attività agricola e i terreni agricoli che si estendono intorno alla Fattoria S. Antonio, situata in territorio di Rescaldina.

L’iniziativa del polo intende procedere alla valorizzazione dell’intero comparto territoriale interessato dagli interventi, che – delimitato al contorno da una rete stradale primaria extraurbana e profondamente modificato dai disparati interventi casuali succedutisi negli anni – comprende tuttora elementi di naturalità non trascurabili.

Il target del polo tecnologico multifunzionale ha quindi un duplice indirizzo:
realizzare una riconoscibile struttura in grado di contribuire al sostegno dello sviluppo economico dell'area del Legnanese;
bonificare un luogo fortemente compromesso, migliorandone la qualità ambientale e paesaggistica. Sono queste le due facce inscindibili della stessa medaglia, sulle quali si fonda il successo dell’iniziativa e che, disgiunte, la snaturerebbero.

Tra i vari scenari presi in esame, il più promettente, per aspirare ad essere funzionale e gestibile, è risultato quello che aggrega in quattro sub-aree le destinazioni d’uso previste dalla variante di PRG:
1-Sub-area della rappresentanza e dell’accoglienza, business core del polo destinato all’insediamento di:

1. uffici amministrativi e sedi delle società
2. servizi di assistenza tecnica alle imprese;
3. sale di riunioni per convegni e congressi;
4. alberghi (in numero di due, a quattro stelle, complessivamente con una capacità ricettiva massima di 400 stanze), club;

1. mostre merceologiche specialistiche;
2. centro di diffusione multimediale;

1. spazi per manifestazioni culturali;
2. ristoranti, snack bar, pub;
3. centro per la cura della persona.

1. sede di istruzione specifica;
2. sede di specializzazione professionale.

Analisi swot punti di forza e di debolezza