Inveruno - Il Comune di Inveruno dopo il successo delle mostre dedicate a Marc Chagall e Salvador Dalí prosegue il progetto "I percorsi dell'Arte" con l'allestimento della mostra "Giambattista Piranesi. L'opera grafica" organizzata sempre in collaborazione con la Fondazione Antonio Mazzotta di Milano. Questa mostra rappresenta un appassionante viaggio attraverso le visioni fantastiche, eroiche e grottesche di un grande genio del Settecento italiano, Giambattista Piranesi, del quale verranno esposti preziosi fogli, tratti dalle serie Vedute di Roma (1748 - 1778), Antichità romane (1756), Le Carceri ( 1761), Le Vedute di Archi trionfali (1761). Le incisioni sono frutto di una incredibile sapienza artistica, attraverso un utilizzo molto originale della tecnica dell'acquaforte.
Giambattista Piranesi (Mojano di Mestre 1720 - Roma 1778). Architetto veneziano, come egli stesso amava definirsi durante il suo soggiorno a Roma, fu incisore, acquafortista e architetto profondamente legato sia all'ambiente veneziano che a quello romano.
La vocazione all'architettura permea l'opera grafica di Piranesi dall'inizio alla fine della sua attività e in questo senso Le Vedute di Roma costituiscono l'esempio migliore: iniziate nel 1748 senza l'intenzione di crearne un vero e proprio ciclo, vengono continuamente riprese lungo l'arco della sua vita in diversi rami e pubblicate fino al 1775, e di fatto costituiscono la sua opera più organica e grandiosa. In esse si intrecciano la conoscenza esatta dell'archeologia, la precisa strutturazione architettonica, che traeva spunto da un rigoroso studio dell'architettura degli edifici, fatta con puntiglio prima della realizzazione della Veduta, e l'inserzione dell'elemento "capriccioso" ottenuto con l'uso di varie morsure dell'acido sulle lastre di rame e tonalità cromatiche particolari.
A complemento delle visioni architettoniche e paesaggistiche, una miriade di personaggi: mendicanti, pastori, artigiani e signori su sontuose carrozze che procedono nel fango in mezzo ad una umanità dolente.
Alla "veduta secondo verità" Piranesi inserisce l'elemento "capriccioso" grazie alla tecnica dell'acquaforte, da lui usata con grande maestria e spregiudicatezza. Il ritorno più volte sullo stesso rame, già inciso, con rielaborazioni e l'uso variato degli inchiostri (a volte con aggiunta di seppia) dà risultati di "colore" sorprendenti ed effetti pittorici che rimandano alla sua radice veneta.
L'imponente serie delle Antichità Romane, che conta 216 tavole, antecedente alle Vedute, testimonia lo studio accurato fatto da Piranesi sui resti dei monumenti della Roma antica, con una precisione metodologica tale da gettare le basi dell'archeologia moderna.
Inveruno, Centro Servizi per la Cultura e l'Impresa, Sala Francesco Virga (largo Sandro Pertini 2)
15 novembre 2008 - 6 gennaio 2009
Orario di apertura: martedì 20.30-22.30; sabato e domenica 10.30-12.30/15.00-17.30.
Nei giorni 14,15, 16 novembre 2009 orario di apertura 11-20 in occasione della Fiera di San Martino.
Durante la settimana apertura per le scuole e gruppi su appuntamento (con visite guidate). Info: tel. 02.9788121
Ingresso libero
Catalogo Edizioni Gabriele Mazzotta
Saggio di Luigi Ficacci
Main sponsor NATIONALE SUISSE, FINCOIN
Sponsor ATIF S.N.C. DI REBUCCI C., AUTOTRASPORTI FERRARIO, CERINI E. SIDERURGICA INVERUNESE, ZAMBELLI, ELETTROMECCANICA COLOMBO, IMPRESA EDILE ZOIA FRANCESCO, NEOFIN, SAN.COR, SO.GE.DI.M
Media partner IL GIORNO
Di seguito la prefazione del sindaco Matia Grazia Crotti contenuta nel catalogo della mostra:
Sono felice di constatare che il progetto "I percorsi dell'arte" iniziato nel 2007 con la mostra "Chagall - Le anime morte. I sette peccati capitali. La Bibbia" e continuato nel 2008 con la rassegna "Salvador Dalì - L'opera grafica" abbia suscitato interesse e consenso non solamente nella popolazione inverunese, ma in tutti gli amanti dell'arte del nostro territorio.
Il progetto è nato grazie alla preziosa collaborazione della Fondazione Antonio Mazzotta che ha dato fiducia al nostro Comune e ha creduto nella possibilità di portare la grande arte al di fuori dei tradizionali circuiti del capoluogo milanese.
"I percorsi dell'arte" proseguono quest'anno con la mostra "Giovanni Battista Piranesi. Opere Grafiche della Fondazione Antonio Mazzotta" che ancora una volta sarà ospitata nella splendida cornice della Sala Francesco Virga del Centro Servizi per la Cultura e l'Impresa, un luogo deputato a diventare il polo culturale del nostro paese.
La mostra di Piranesi apre nuove prospettive al nostro viaggio nel mondo dell'arte attraverso le visioni fantastiche, eroiche e grottesche di un grande genio del Settecento italiano. Si tratta infatti non più di un pittore, bensì di un architetto, incisore e acquafortista.
Nelle incisioni esposte tratte dalla serie Vedute di Roma, Antichità romane, Le Carceri e Le Vedute di Archi trionfali, possiamo apprezzare le maggiori qualità dell'artista: una conoscenza esatta dell'archeologia e la precisa strutturazione architettonica delle sue vedute. Le incisioni sono frutto di una incredibile sapienza artistica, attraverso un utilizzo molto originale della tecnica dell'acquaforte
Piranesi, artista situato a cavallo tra neoclassicismo e sensibilità romantica, è così capace di guardare al passato (quello storico dell'antichità romana) ma non al fine di una semplice contemplazione, bensì per coglierne la bellezza recondita e costruire su di essa il progetto di una città ideale.
L'arte che riscopre il passato, per costruire il futuro: un insegnamento che Piranesi ci lascia e che facciamo idealmente nostro per diffondere l'amore per il bello anche nella nostra città.
Ringrazio la Regione Lombardia-Assessorato alle Culture, Identità e Autonomie e la Provincia di Milano-Assessorato alla Cultura, Culture e Integrazione per aver concesso il patrocinio, senza dimenticare gli Sponsor che hanno contribuito alla realizzazione dell'iniziativa.














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