Canegrate - Via libera alle coppie di fatto. Nel consiglio comunale di canegratese del 13 Maggio scorso è stata approvata la mozione presentata dalla lista "Canegrate Insieme" che impegna il Consiglio e la Giunta ad istituire il "registro delle unioni civili e delle convivenze".
La mozione, che è stata votata con appello nominale, è stata approvata dall'intera maggioranza (la lista "Canegrate Insieme", e al suo interno anche dei Consiglieri che fanno riferimento a "Sinistra per Canegrate") ed ha avuto voto negativo da parte delle opposizioni.
"Consideriamo questo documento di estrema importanza, soprattutto simbolica, in quanto è il primo necessario passo per iniziare un percorso volto ad estendere dei diritti a persone che ora ne sono prive - fanno sapere da Sinistra per Canegrate - . Si tratta, infatti, di dare dignità ad unioni basate su vincoli affettivi (tra persone dello stesso sesso o di sesso diverso) o su ragioni di reciproca assistenza morale e/o materiale. Alcune coppie (le coppie omosessuali) non vedono riconosciuto, dalle Leggi dello Stato, alcun diritto, ed il fatto che un Comune, per quanto di sua competenza, riconosca invece loro uguali diritti nell'accesso ai servizi comunali rispetto alle coppie eterosessuali coniugate è un primo importante segnale volto a superare una discriminazione.
Anche le coppie eterosessuali, che per scelta o per necessità, non possono o non vogliono contrarre matrimonio e le persone che a vario titolo hanno una stabile convivenza potranno contare su pari opportunità, sempre per quanto riguarda le competenze del comune.
Siamo consapevoli del fatto che solo la legislazione statale potrà superare le discriminazioni ora presenti nella nostra società, ma pensiamo anche che occorra fare tutto ciò che è possibile per dare attuazione ai principi della Costituzione della Repubblica, per estendere un diritto a persone che ne sono prive". Ben diversa è la posizione delle forze d'opposizione come Nuova Canegrate: " L'operazione, che ricalca quella di poche altre municipalità, ha un valore solo ideologico dal momento che l'istituzione di questa particolare anagrafe sulle convivenze non ha alcun peso giuridico. Infatti secondo l'art. 117 della Costituzione è lo Stato ad avere in modo esclusivo competenza legislativa per quanto concerne la materia anagrafe. E' solo il Parlamento che potrà, se lo vorrà, disciplinare questa materia la cui articolazione amministrativa, a quel punto, potrà essere delegata da questo agli enti locali. Inoltre questi registri tendono, seppur senza riuscirci, a legittimare giuridicamente la convivenza (anche di coppie dello stesso sesso), quando ex art. 29 della Costituzione l'unica convivenza legittima, cioè significativa per lo Stato, è solo il matrimonio. Si evidenzia che questa operazione dei comuni non è priva di costi: vengono investite risorse economiche e impiegato personale comunale che è così distratto da altre necessità e urgenze; ci si domanda se il comune di Canegrate possa "disperdere" le già poche risorse in questa iniziativa. Non sarebbe forse il caso di pensare ad attività più concrete ed utili per il territorio?".















.