Legnano - Leggo sul blog del consigliere comunale Giuseppe Marazzini una serie di considerazioni basate su fantasiose interpretazioni della realtà e motivate soltanto dall'attuale clima elettorale. Oggetto delle affermazioni polemiche nei confronti dell'Amministrazione comunale legnanese è il futuro dell'inceneritore Accam alla luce di quanto emerso martedì scorso da un incontro in Regione Lombardia.
Marazzini attribuisce ai Comuni di Legnano e di Busto Arsizio la patente di "più convinti sostenitori" del revamping e di essere impegnati a studiare le mosse per uscire da un presunto "cul de sac" in cui si sarebbero infilati dopo la decisione di trovare soluzioni alternative. Siamo di fronte ad affermazioni basate su una lettura ideologica e distorta dei fatti.
Voglio in primo luogo precisare che la decisione di presentare in Regione lo studio "Bain" per il revamping è una scelta individuale del Presidente di ACCAM, mai avallata dall'assemblea dei Sindaci e tantomeno dal Comune di Legnano.
Il Comune, nel febbraio scorso, approvando il piano industriale di AMGA, ha certamente considerato quella del revamping come un'ipotesi prioritaria, ma anche a seguito della presa d'atto dei contenuti dello studio "Bain" ha ritenuto doveroso procedere ad approfondimenti e ricerche di soluzioni alternative.
A conferma di quanto sopra il Comune ha preso atto con favore della volontà di AMGA di assegnare un incarico alla società BPsec al fine di studiare scenari alternativi a quelli del revamping nonché sinergie fra tali scenari e il servizio di teleriscaldamento.
Il fatto che la scelta di AMGA sia caduta sulla società BPsec non può che trovare il nostro consenso essendo BPsec la società che sin dall'estate 2013 ha supportato AMGA con competenza e professionalità nella procedura per la nuova autorizzazione alla costruzione dell'impianto di compostaggio in via Novara (la precedente autorizzazione era decaduta per scadenza dei termini a causa dei gravi ritardi accumulati dal precedente CdA).
Il consigliere Marazzini grida allo scandalo perché la suddetta società ha tra i suoi precedenti incarichi quello legato alla spinosa vicenda della Elcom di Castellanza. E' vero, ma questo "peccato" originale non inficia minimamente criteri di competenza e professionalità universalmente riconosciuti alla società.
Ciò che conta è l'indirizzo politico che viene dato ad un consulente, e nel caso specifico è proprio quello di lavorare per trovare un'alternativa al potenziamento dell'inceneritore ACCAM.
In conclusione: Legnano non è appiattita sul revamping. Sta invece lavorando con Busto Arsizio e Gallarate per individuare soluzioni alternative allo stesso. Al riguardo, anche a seguito dell'incontro in Regione, abbiamo chiesto e ottenuto un'assemblea dei comuni soci già fissata per il prossimo 15 aprile ed in quella sede continueremo la riflessione.
Stia perciò tranquillo il consigliere Marazzini: non ci sono segreti da nascondere. Mi auguro che dopo le elezioni europee il dibattito su questo tema torni ad essere affrontato con la dovuta serenità e obiettività.
La Redazione


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