Il parco si presenta come un'opportunità importante di valorizzare il territorio in un'area densamente popolata e industrializzata come la provincia bresciana, tutelando le attività tradizionali che vi hanno luogo e il territorio che le ospita, anche attraverso la realizzazione di piste ciclabili e infrastrutture ricettive.

Numerosi i siti archeologici visitabili seguendo un percorso ad anello: il Santuario di San Michele, le fortificazioni tardo romane sui Piani di Barra, il castello sull'isola Comacina. In località Eremo sorge la chiesa tardo gotica di Santa Maria e si possono ammirare i faggi secolari del parco storico, oggi centro per l'educazione ambientale; a Camporeso è la sede del Parco e del Museo Etnografico dell'Alta Brianza. I visitatori possono dedicarsi all'orienteering, presso il campo attrezzato di Pian Sciresa, all'arrampicala libera, presso la palestra di roccia di Camporeso, passeggiate a piedi, a cavallo o in mountain-bike.

Il Parco ha due centri visita: il bosco di alberi secolari autoctoni ed esotici delle Bertone a Goito e il museo dei mestieri del fiume a Rivalta sul Mincio. Numerose le possibilità di navigare il fiume con canoe, battelli o motonavi o di percorrere l'area su piste ciclopedonali, la più importante delle quali è la "Mantova - Peschiera del Garda".

Grazie alla ricca rete di sentieri e mulattiere, percorribili per ampi tratti anche in mountain bike, gli escursionisti possono visitare il Parco sostando nei rifugi o presso aziende dove latte e formaggio vengono prodotti ancora con gesti antichi. Fra le altre attività praticabili alpinismo, scialpinismo, bird-watching, orienteering, trekking a cavallo e parapendio.