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CULTURA/Il fenomeno della migrazione nell’Est Ticino: alla Caremma storie di famiglia
Mercoledì 02 Marzo 2011 09:55

besnate CaremmaBesate - Forse non tutti sanno che molti abitanti dei nostri paesi a cavallo tra Otto e Novecento hanno lasciato la propria gente, la propria terra e la propria famiglia per emigrare altrove in cerca di un lavoro o di una nuova vita. La meta principale sono state le Americhe ma anche paesi più ricchi dell'Europa. Ecco perché l’azienda agrituristica cascina Caremma di Besate, che da sempre presta una particolare attenzione alla cultura ed al dinamismo dell’associazionismo culturale locale, ha accolto la  proposta dell’Ecomuseo dell’Est Ticino, che  in partnership con Ecoistituto della Valle del Ticino vuole indagare nelle vicende territoriali che generarono questo esodo, ad oggi poco conosciuto, delle genti dell’EstTicino. Una storia di comunità che diviene storia soggettiva delle nostre famiglie e viceversa, fino a inquadrarsi in un ampio contesto sociale ed economico che fu quello dei primi decenni della storia dell’Italia Unita.

Ecomuseo vuole interagire con la popolazione dell’est ticino alla ricerca della memoria, dei ricordi, dei documenti; un viaggio nel sentimento collettivo come nelle condizioni di vita e nei diversi valori che si confrontavano in quei movimentati anni.

Il progetto, che ha avuto il patrocinio e contributo di regione Lombardia, verrà lanciato ufficialmente il 4 marzo 2011 con una serata-convivio presso la Cascina Caremma di Besate,  sponsor e partner dell’evento, con inizio alle 19.30; un momento conviviale durante il quale il tema verrà presentato il progetto con illustrazione storica a cura di Gianfranco Galliani Cavenago e reading teatrale di documenti e lettere dell’epoca.

La sede della Cascina Caremma ha significato anche in considerazione del forte rivolgimento e coinvolgimento della vita della campagna lombarda in quegli anni; il ruolo del mondo contadino e le vicende che lo investirono fu centrale per le sorti del nostro territorio. La serata del 4 si rivolge in particolar modo ad associazioni ed istituzioni, ma è aperta anche ai cittadini che volessero impegnarsi sul territorio per la divulgazione del progetto ed il coinvolgimento di scuole, gruppi, enti. Durante la serata verrà distribuito il questionario rivolto alle famiglie con lo scopo di suscitarne la partecipazione diretta fornendo storie familiari, materiali come lettere ad esempio; materiali e storie che andranno a formare un unico corpus documentale che verrà custodito e ricostruito presso il Centro Documentale sull’Emigrazione “Le Radici e le Ali” di Cuggiono. Alla serata del 4 marzo seguiranno altri tre incontri rivolti al pubblico che si terranno in tre comuni dell’Est Ticino (di cui daremo notizia a seguire).

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