Vedano Olona - L'Assessorato alle Identità Culturali e Tradizioni Locali del Comune di Vedano Olona e l'Associazione Culturale Terra Insubre Vi invitano al secondo appuntamento del ciclo di conferenze "Libri dall'Insubria" sabato 12 Marzo 2011 alle ore 21.00 in Sala Consiliare di Villa Aliverti.
La serata avrà come ospite Gilberto Oneto che presenterà il suo libro "RISORGIMENTO: BUONO, INUTILE O DANNOSO?. Introduce ENRICO BAROFFIO, sindaco di Vedano.
L’Italia è avvolta dalla camicia di forza della retorica. La celebrazione del 150° dell’unità potrebbe essere una grandeoccasione per ripercorrere serenamente e senza costrizioni ideologiche avvenimenti che hanno dato origine a tutti gli attuali assetti e problemi. La storia come è stata raccontata è troppo spesso una sbrodolata di retorica patriottarda che ha deformato la realtà esaltando i vincitori - tutti eroi - e svillaneggiando i perdenti, tutti felloni, forcaioli e reazionari.
Questo non è un “altro” libro di storia del Risorgimento. è un tentativo di analisi dell’intera operazione, di esame delle motivazioni, degli obiettivi dichiarati e veri, degli effetti, delle conseguenze e degli attori di entrambe le parti in gioco. Vuole soprattutto essere uno strumento per fare finalmente un bilancio. Un secolo e mezzo è un periodo sufficiente per ragionare sugli avvenimenti senza retorica, passioni di parte o manicheismi, senza dover continuare a sostenere che tutti i buoni erano da una parte e tutti i cattivi dall’altra. Soprattutto ci si può liberare dalla necessità di dover sostenere che il processo unitario era inevitabile e che i suoi risultati siano stati positivi a prescindere da tutto: da come li si sia raggiunti ma anche dal loro effettivo valore.
Oggi la penisola deve affrontare grandi problemi, contraddizioni e contrapposizioni che è difficile risolvere, anche perché ci si rifiuta di collegarli e farli risalire ai cruciali momenti della formazione dello Stato unitario. è invece importante andare a vedere che cosa sia allora davvero successo, proprio perché quasi tutti i nostri guai di oggi hanno avuto origine 150 anni fa: ignorarne l’origine significa condannarci a ripeterli e riviverli in perpetuo.




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