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TERRITORIO/La Provincia di Milano sempre più dalla parte delle donne
Lunedì 07 Marzo 2011 16:09

 

rosa biancaMilano - La Provincia di Milano, che ha anticipato a oggi i festeggiamenti legati alla Giornata internazionale della donna e che, nell’occasione, regala rose bianche e non mimose a ciascuna delle dipendenti, è l’istituzione meneghina che ha più valorizzato la presenza femminile in Giunta, nelle posizioni apicali della dirigenza e negli organici dei dipendenti.

Sono tre, infatti, le donne (contro una su 16 assessori del Comune di Milano e della Regione Lombardia) che fanno parte della squadra (12 assessori) “selezionata”, nel luglio 2009, dal presidente dell’Ente, On. Guido Podestà. Si tratta di Marina Lazzati (Istruzione ed Edilizia scolastica), Cristina Stancari (Sport e Tempo libero, Politiche giovanili e Pari opportunità) e Silvia Garnero (Moda, Eventi, Expo).

Palazzo Isimbardi va inquadrato in un’ottica “rosa” non solo per le oltre 1.100 dipendenti (il 54% dell’organico) ma anche per le oltre 90 posizioni organizzative, su un totale di 161, affidate a donne. Ammontano, invece, a 12 (il 40% del totale) le dirigenti apicali.

L’Amministrazione ha, del resto, inaugurato, a partire dal luglio del 2009, un modello «made in Milan» di tutela alle donne e di promozione delle Pari opportunità, che va considerato il cardine di importanti provvedimenti adottati a tutela delle donne. Come, per esempio, l’«Accordo a sostegno dell’occupabilità, della ripresa del sistema economico produttivo e per il contrasto alla crisi», che è stato varato nel 2010 in sinergia con le organizzazioni sindacali e le associazioni datoriali. Il piano, finanziato attraverso un investimento di sei milioni di euro, prevede la promozione di interventi destinati alle imprese, ai lavoratori in difficoltà occupazionale e ai soggetti svantaggiati. Le donne risultano, del resto, insieme con i giovani i soggetti che più pagano la crisi economica globale in termini di disoccupazione.

Con l’obiettivo di affiancare le donne in questa difficile congiuntura economica e di dare impulso all’innovazione “in rosa”, la Provincia di Milano ha, inoltre, istituito servizi innovativi nel panorama istituzionale italiano. Attraverso il progetto «Donne al lavoro in ricerca scientifica e sviluppo tecnologico», l’Ente ha, infatti, assegnato borse-lavoro alle ricercatrici impegnate nei settori dell’Information and communication technology, delle biotecnologie e dell’energia nonché incentivi alle imprenditrici alle prese con la fase di start-up di aziende innovative.

Accanto ai bonus economici promossi per favorire l’occupazione femminile nel territorio, l’Ente ha profuso il massimo impegno pure nell’attività di counseling. «Osservatorio donna» è una linea verde gratuita e confidenziale promossa nell’ottica di trasmettere informazioni in merito ai servizi territoriali in tema legale, psicologico e sociale. Il servizio, che si avvale dell’esperienza di professionisti del settore, indirizza le donne del Milanese e di Milano verso associazioni, servizi sanitari ed Enti pubblici o privati competenti alla risoluzione delle problematiche segnalate.

L’impegno che l’Ente ha profuso a favore del “gentil sesso” viene ribadito anche dal progetto di counseling per il lavoro «Spazio Rosa». Il servizio, che lo scorso anno ha ricevuto oltre 700 richieste, ha promosso oltre 200 colloqui individuali e 254 colloqui telefonici di orientamento ai servizi territoriali. Grazie «Spazio Rosa» l’Ente ha, inoltre, istituito i «Corsi di orientamento al bilancio professionale», che hanno lo scopo di rendere le partecipanti consapevoli delle proprie abilità e approfondire la conoscenza degli strumenti fondamentali per la ricerca efficace del lavoro. «Spazio Rosa» è, infine, un punto di distribuzione della «Pink Card», la tessera gratuita della Provincia di Milano riservata alle donne, promossa con l’obiettivo di ottenere sconti e agevolazioni da parte di negozi, teatri e centri benessere convenzionati.

La Provincia di Milano ha avviato pure il progetto «Figli sì grazie», curato dal comitato Pari opportunità. Il servizio, che sostiene le lavoratrici con bonus e servizi di orientamento, consente alle donne di fare ingresso nel mondo del lavoro attraverso percorsi di orientamento specifici.

La Provincia di Milano, inoltre, gestisce pure un servizio dedicato alle donne in gravidanza che si trovano in grave difficoltà o che vivono maternità non desiderate. «Madre Segreta» offre percorsi di sostegno psicologico e consulenza per i servizi sociali e sanitari locali attraverso un numero verde attivo 24 ore su 24.

Un’attenzione particolare viene dedicata pure alle madri detenute. L’Istituto a custodia attenuata (Icam) accoglie, insieme con i loro figli, le donne che devono ancora scontare una pena.

L’Ente, grazie all’impegno profuso dall’assessorato alle Pari opportunità, ha, infine, promosso corsi gratuiti di autodifesa per le donne, nell’ambito dell’iniziativa «Una carezza in un pugno. Donne, autodifesa, consapevolezza di sé».

«Dobbiamo profondere il massimo impegno nel traslare il diritto alla pari opportunità nell’adozione di politiche attive e di sostegno alle best practises – ha dichiarato il presidente Podestà -. Si tratta, del resto, di una battaglia di civiltà e di democrazia. Le donne, insieme con i giovani, rappresentano oggi i soggetti che più pagano la crisi economica globale. Se una madre oggi dedica il suo tempo alla cura dei figli prende atto più presto che il suo “valore sociale” è dimezzato e che pagherà in termini di carriera la “colpa” di aver messo al mondo i figli. Per queste ragioni, la Provincia di Milano continuerà a dedicare attenzione e sostegno anche economico a tutte le azioni e a tutti i progetti che, attraverso la promozione delle pari opportunità, si propongano di abbattere le barriere invisibili che penalizzano le donne. Mi piace ricordare che la Provincia di Milano ha progettato la nuova sede unica di viale Piceno, nella quale riunirà gli uffici sparsi in tutta Milano, attorno all’idea di realizzare un asilo nido per le dipendenti. Questo servizio permetterà loro di conciliare lavoro e cura della prole. Ribadisco, infine, che la Provincia di Milano, in occasione dei festeggiamenti dei centocinquantenario dell’Unità d’Italia, intende organizzare una serie di manifestazioni “in rosa”. Vogliamo, infatti, approfondire il ruolo da protagoniste recitato dalle donne nel corso dell’intero Risorgimento soprattutto nella Grande Milano. Valorizzeremo figure non abbastanza gratificate dalla storiografia del calibro di Cristina Trivulzio Belgiojoso, Teresa Confalonieri, Bianca Milesi e Luisa Blondel».


 

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